Robert Mapplethorpe

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venerdì 15 ottobre 2010

AMACI pt. 2 - Enrico Del Rosso

Rieccoci finalmente!
Come non parlare a questo punto della tanto attesa e sospirata mostra di
Partiamo dalla location.
Arrivare all'Officina Coviello dopo essere passati dalla glacialità della Galleria Santerasmo è un'esperienza che già da sola merita di essere vissuta. Tanto era fredda e asettica la galleria, tanto è accogliente questo piccolo spazio. Si tratta di una casa, forse un'atelier. Divani e poltrone sono un po' dappertutto. La musica di sottofondo crea una piacevole atmosfera. Il tavolino con piatti, bicchieri, torta dolce e salata, bibite e vino è sempre un piacere per gli occhi e lo stomaco. L'atmosfera è familiare, quasi conviviale. C'è un po' di gente che chiacchiera informalmente. Ottimo.

Le opere.

Appena entrati, si prova un effetto un po' straniante, sicuramente non si tratta di opere che si vedono tutti i giorni. L'assenza di cornici fisiche, i fogli di carta e i segni a matita sono un tuffo al cuore e una rivelazione! Queste donne a due dimensioni sembrano quasi essere dipinte sul muro... Devo dire che incuriosiscono abbastanza. Non sono il nostro genere, ma comunicano. Superato il primo momento di perplessità, l'effetto d'insieme è gradevole. Sicuramente Del Rosso ha una chiara intenzione comunicativa, è evidente che abbia qualcosa da dire e che lo faccia alla sua maniera.

(C)



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